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Impegni Fraterni

E’ necessario lasciar da parte l'orgoglio, la superbia, le possibili incomprensioni e, in silenzio, senza lamentele, deporre il possibile cruccio e scusare l'involontaria offesa se vi è stata  una distrazione non pensata e il cuore si è indurito.

                

“Vi dico dunque e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani nella vanità della loro mente, accecati nei loro pensieri, estranei alla vita di Dio a causa dell’ignoranza che è in loro e per la durezza del loro cuore…
Ma voi non così avete imparato a conoscere Cristo, se proprio gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, per la quale dovete deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima, l’uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l’uomo nuovo creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera. 
Perciò, bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri. Nell’ira non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Chi è avvezzo a rubare non rubi più, anzi si dia da fare lavorando onestamente con le proprie mani, per farne parte a chi si trova in necessità”. 

(Ef 4,17-32; 6,10-19)

 

L'impegno fraterno deve essere considerato come fatto a se stesso,  riequilibrando l'armonia e il corretto incedere fraterno con l'ausilio della reciproca assistenza.

                

“Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole, perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti il precetto: non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: amerai il prossimo tuo come te stesso. L’amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l’amore”.

( Rm 13, 8-10)

 

Nel giorno dell’incontro fraterno si esporranno i vari problemi, se ci sono stati, e si programmeranno le iniziative umanitarie e spirituali, la Parola da trasmettere e le testimonianze di ciò che Dio ha concesso.

Nessuno si senta inutile, perché  a tempo debito, ognuno avrà il qualificato impegno e la direttiva di un oneroso messaggio. Quindi le pochezze del momento, che fanno sentire impropria la propria presenza, non devono svalutare l’impegno che avrà insegnamenti e segni futuri.

Si organizzino le testimonianze comunitarie del Cammino, che siano esposte con chiarezza e sapienza. Ovvero vi sia  l’insegnamento comunitario.  E’ necessaria la lettura dei vari testi trasmessi e il libro Rinascita Spirituale.

Il sacerdote, che propone la sua adesione, lo faccia se guidato dal Signore e non dall'opportunismo o dai tentativi di divisione. Al momento  dell’ingresso nel cammino il sacerdote  acquisisce la regola e la profondità dell’Opera del Signore; in seguito difenderà e indicherà i valori che sono all'interno del lineare cammino. Altri verranno. Siate saggi.

Il settimo emendamento si rivolge a coloro che sono ancora vacillanti nella fede, e sono in attesa di convalida degli impegni personali da assumere  responsabilmente.

                

Non vi siano timori, non si cerchi di svalutare quanto l’altro fa, non vi siano colpevolisti ne colpevoli; se per caso, dopo la giornata vissuta in fraternità, emerge qualcosa di non ben eseguito, bisogna tener conto delle possibili distrazioni e dei disguidi. Non vi siano dissidi.

Se qualcuno sente in cuor suo di non poter dividere tale incisivo ingaggio, si premuri di lasciare l’impegno, tornerà in altro tempo, perché tale messaggio deve essere considerato un alto privilegio, quindi è un privilegio, e considerando l'Opera di Dio non debbono esserci ne falsi, ne bugiardi, ne traditori!

E' un duro lavoro poter lasciare le scorie e attraversare quel fiume che porta all’altra riva: significa uscire da un nuovo liquido amniotico, cioè rinascere come insegna Gesù.

                

“In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio… se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo spirito è spirito”.

(Gv 3,5-6)

Il tempo consoliderà voi tutti. Questi scritti perpetueranno nei tempi perché originari di vera e indiscussa fede. Dio sia con voi.

© Fraternità Maria SS. degli Angeli
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